Uno scultore a Staglieno
Vittorio Lavezzari
fu tra i principali interpreti del rinnovamento che animò il mondo dell'arte tra fine ottocento e primi anni del novecento.
Le sue sculture funebri, visibili nel cimimitero monumentale di Staglieno in Genova, sono testimonianza della storia e dei comportamenti socio culturali del tempo: infatti l'artista seppe interpretare con maestria, attraverso l'evoluzione del linguaggio figurativo, le forti esigenze comunicative della committenza per cui l'opera veniva eseguita.
Le sue opere seguono, con grande intensità rappresentativa, l'evoluzione degli ideali e della cultura della classe borghese di quel tempo, dai momenti della massima crescita fino alla crisi di identità.
I valori comunicativi variano a seconda dell'iconografia:
-Giovinetto in meditazione personifica simbolicamente il dolore o la malinconia.
-Angeli in preghiera con i simboli della fede cristiana
- Personificazione del lavoro
- Personificazione della carità familiare
- Personificazione della beneficenza
-Angelo dell'accompagnamento o della consolazione
-Angelo custode
Successivamente, con il simbolismo, l'angelo assume carattere laico sensuale e viene sostituito dalla figura femminile, generatrice di vita, simbolo dell'eros, ma anche malinconica testimonianza della fugacità della bellezza.